Astronomo italiano. Monaco teatino, insegnò Filosofia nei diversi collegi
del suo ordine, finché nel 1780 ottenne a Palermo la cattedra di Calcolo
sublime, che tenne per quasi mezzo secolo. Viaggiò in diversi Paesi
europei ed ebbe modo di visitare i principali centri di osservazione astronomica
e di conoscere i maggiori scienziati del tempo; tornato in Italia, nel 1791 fu
chiamato a dirigere il nuovo osservatorio di Palermo. Qui condusse importanti
studi, in particolare iniziando con il cerchio verticale di Ramsden le
osservazioni di stelle fisse, delle quali compilò in seguito il catalogo
Praecipuarum stellarum inerantium positiones mediae ineunt saeculo XIX
(pubblicato una prima volta nel 1803, esso segnalava 6.748 stelle; la seconda
edizione, del 1814, ne comprendeva invece 7.646). Tali osservazioni lo
condussero alla scoperta, più tardi confermata da K.F. Gauss, del primo
dei pianetini (V. ASTEROIDE), al quale dette il
nome di
Cerere. Nel 1817 venne chiamato a Napoli per dirigervi la
costruzione dell'osservatorio astronomico di Capodimonte e fu quindi nominato
direttore generale degli osservatori esistenti nel Regno delle Due Sicilie
(Ponte in Valtellina, Sondrio 1746 - Napoli 1826).